domenica 13 gennaio 2008

I KoRn


Il suono funk-metal catartico ed alternativo dei Korn li ha resi uno tra i gruppi più famosi e provocatori dell'era post-grunge. La voce piena di emozione incontrollabile di Jonathan, che si alterna tra il canto sommesso ed armonioso e le urla acute, è alla base di una miscela rivoluzionaria che ha ridefinito l'heavy rock di quest'ultimo decennio.

Agli inizi degli anni Novanta sembrava che la musica heavy metal avesse i giorni contati: il mondo dei rock era dominato da un pop britannico perbenino e da un pop punk ripulito, le poche band metal vecchio stampo sembravano incapaci di adeguarsi. Nel sud della California però si stava muovendo qualcosa: erano emerse nuove band come Ragtyme, LAPD e Creep che ad un nucleo di ritmi violenti ed espressivi univano dei ritmi misteriosi ed urbani e delle chitarre sommesse. I Korn iniziarono la loro attività proprio come LAPD, una band metal di Bakersfield, California comprendente i chitarristi James "Munky" Shaffer e Brian "Head" Welch, il basso Reginald “Fieldy Snuts” Arvizu ed il batterista David Silveria. Dopo aver fatto un album, i componenti degli LAPD conobbero, nel 1993, Jonathan Davis, uno studente di scienze mortuarie che nel tempo libero era il cantante solista della band locale Sexart. Chiesero a Jonathan di unirsi agli LAPD e subito dopo cambiarono il loro nome in Korn. Firmarono un contratto con Epic e alla fine dei 1994 uscì il loro primo album Korn. Grazie ad un programma intenso di tournée, come supporter di Ozzy Osbourne, Megadeth, Marilyn Manson e i 311, l'album ebbe una lenta e graduale ascesa nelle classifiche sino ad arrivare al disco d'oro. Nel 1996 uscì un nuovo album,Life Is Peachy,che ebbe un immediato successo, raggiungendo la posizione numero 3 nelle classifiche. La band poteva ormai contare su più di 2 milioni di fan e innumerevoli imitatori musicali. Nel 1998 fu la volta di Follow The Leader, un prodotto sicuramente ambizioso, ma molto soddisfacente. Un album di più ampio respiro rispetto ai precedenti, e con in più una fantastica copertina firmata da Todd McFarlane (che ha curato anche le parti animate dei video di “Freak on a Leash). “L’unico obiettivo che avevamo ero di fare le cose con calma" dice Jonathan. "Perché sapevo che avevamo la capacità di fare qualcosa di grande. Per poter integrare i due album precedenti e sfornare un disco di cui andare fieri... dovevamo fare qualcosa di grandioso."

"Penso che lavorare con un nuovo produttore ed utilizzare un nuovo studio di registrazione ci ha aiutato a crescere musicalmente," aggiunge il chitarrista Munky. Freak On A Leash è una bomba molotov di chitarre psichedeliche fulminanti, un basso dal suono ipnotico ed una batteria hip-hop, la canzone è divisa in due parti dall'intelligente inserzione di un'improvvisazione vocalica che ricorda Twist, la prima traccia di Life ls Peachy. Children Of The KORN deve il suo titolo al leggendario rapper Ice Cube che ha contribuito alla canzone con una serie di versi che catturano l'attenzione, come pure con un mantra che parla a nome di tutti i giovani americani che non ne possono più:”Stop fuckin' with me! - smettetela di rompermi il cazzo!"). Merita particolare attenzione l'ultima traccia dell'album, l'epica My Gift To You, una delle canzoni più importanti mai fatte dalla band, piena di quella onestà che ha conquistato a Jonathan la fiducia dei ragazzi e che sgomenta i genitori.Tutto ciò va bene ai Korn che amano parlare direttamente a tutte le persone che hanno perso la fiducia in un mondo di opportunità sprecate e violenza grazie alla miopia delle generazioni passate.

"Sì," dice Jonathan, "Sono incavolato perché ho ereditato questo mondo. A volte vorrei aver vissuto nel passato. Ma la società di oggi è così incasinata... dobbiamo ringraziare i genitori per aver fatto tutto ciò ai loro figli."

Follow The Leader dà prova dei miglioramento della voce di Jonathan e della sua accresciuta abilità nello scrivere i testi: si è passati dalla "pura incazzatura" di Korn e Life Is Peachy ad una più ampia gamma di emozioni trasmesse: il rimpianto (It's On), l'empatia Justin), la canzonatura leggera ma incredibilmente sarcastica (All In The Family). E' anche evidente la crescita musicale della band - dalla riuscita integrazione della batteria con campionatori e Drum Machines al suono sempre più vicino alle percussioni del basso di Fieldy. La fusione stilistica delle chitarre di Munky e Head si è fatta perfetta "E' come se fossimo una sola persona” aggiunge Head. "E come se ci fosse un unico chitarrista a pensare. E' strano." Munky aggiunge: "Siamo soddisfatti delle canzoni al 100%. Per quanto mi riguarda ho raggiunto il mio obiettivo."

Mentre lavoravano a Follow The Leader i Korn sono stati anche occupati con il loro programma live su Internet e con la formazione della loro casa discografica Elementree Records. (Orgy è stata la prima band a firmare un contratto con Elementree Records). Avevano anche organizzato un tour per gli Stati Uniti di otto settimane intitolato 'Family Values" (documentato dall'uscita di un album dal vivo), con tra gli altri Ice Cube, Limp Bizkit, Orgy, Rammstein, ma dovettero abbandonare il tour perché a Shaffer venne diagnosticata una meningite di natura virale.

Il 16 novembre 1999 vede l'uscita dei loro album Issues: 14 canzoni tra rock e rap, cornamuse e psichedelie. Il suono dei tamburi e chitarre è affilatissimo. C'è anche un cd bonus con i remix: A.D.I.D.A.S. (Level X Wet Dream Mix), Good God (Headnut Mix), Got The Life (Jeff Abraham Mix), Twist/Chi (Live), Jingle Balls. L’album esce sotto etichetta Elementree, la casa discografica dei Korn, che in appena un anno di vita si è già assicurata artisti come gli Orgy e i Videodrone.

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